ArticoliMarketingSalesMaggio 31, 2019by Dott.ssa Francesca LanziRicarica la tua Azienda e rendila snella e reattiva riducendo costi e tempi

Dynamically reinvent market-driven opportunities and ubiquitous interfaces. Energistically fabricate an array of niche markets through products. Dramatically mesh low-risk high-yield alignments before transparent e-tailers. Appropriately empower leadership skills after business portals.

INTRODUZIONE

Ogni azienda vive, lavora, produce, avendo creato settori specializzati, ognuno con i suoi processi e le relative procedure, per razionalizzarli e standardizzarli. Essi si interfacciano solo quando è previsto dalle procedure. I processi sono quindi gestiti come una sommatoria di processi indipendenti in serie, per il raggiungimento di tanti obiettivi, non quindi come processi interdipendenti finalizzati all’obiettivo unico dell’azienda.
Nelle aziende normalmente i settori coincidono con le funzioni, quali ad es. il Commerciale, il Marketing, ecc., esse sono le depositarie della cultura e delle conoscenze necessarie all’espletamento dei compiti loro affidati. Vivono un’esistenza da single, perché non sono disponibili a scambiare le proprie problematiche e procedure con le altre funzioni, per eventuali problemi che possono insorgere fra loro durante l’espletamento di un’attività, che fa parte di un processo che permette di ottenere l’obiettivo aziendale.
Se ogni funzione svolge le attività proprie senza preoccuparsi del suo vicino, non rispettando tempi di consegna e qualità delle informazioni, si possono creare problemi di vario genere, quali ad es, ritardi, errori, ecc., dobbiamo quindi inquadrare le attività in un unico processo che ha un solo obiettivo, quello finale.
L’Azienda deve essere, quindi, un insieme di processi concatenati fra loro per rispondere ad un unico obiettivo, che è quello di dare una risposta alle esigenze del mercato che vuole prodotti, molto spesso personalizzati, con tempi di consegna ridotti e a costi da prodotti standard.
Occorre quindi schematizzare tutti i processi aziendali, valutarne l’interdipendenza, evidenziarne le attività utili che danno valore e gli sprechi che non danno valore. Eliminare gli sprechi diventa quindi fondamentale per ridurre tempi di esecuzione e costi, ma occorre che nell’azienda esista una cultura adeguata.

LA CULTURA AZIENDALE

Per definizione la CULTURA AZIENDALE è l’insieme di principi e di valori che ispirano e guidano i comportamenti e il modo di operare di tutti coloro che svolgono attività nell’azienda a qualsiasi livello.
Essa è quindi specifica di ogni azienda e viene ispirata dai vertici aziendali, che ne definiscono l’assetto organizzativo, che deve rispondere a due fondamentali richieste da affrontare:

Il cambiamento secondo principi di flessibilità intesa come: risposta rapida a nuove esigenze di mercato e stabilità per privilegiare la prevedibilità.
L’interazione fra le persone come indipendenza e autonomia e interdipendenza per privilegiare un lavoro di gruppo e limitare la competizione fra gli individui.

L’AZIENDA SNELLA E REATTIVA

Un’ Azienda è snella e reattiva in tutti i suoi settori quando:

È organizzata per processi affidati a gruppi di lavoro definiti nelle professionalità e fortemente responsabilizzati sulle attività affidate,
Conosce e applica con continuità i principi del miglioramento continuo e della ruota di Deming,
Ha come obiettivo la lotta continua agli sprechi, utilizzando metodologie diverse, ma sperimentate a seconda del settore in cui si agisce,
È sempre pronta ad adeguarsi alle mutate esigenze del mercato, perché i suoi addetti sono preparati a modificare, adattare i processi alle nuove esigenze,
I Responsabili di funzione sono i “proprietari” delle conoscenze relative alla loro funzione e sempre pronti a dare un aiuto al gruppo in caso di difficoltà.
CUBO ha messo a punto corsi di formazione adeguati a preparare il personale ad operare secondo questi principi e quindi essere in grado di applicarli adeguatamente con un coaching di un consulente CUBO esperto.
Le metodologie da utilizzare sono diverse, e devono essere adeguate a ciascuno dei macrosettori in cui suddividere l’azienda, con l’obbiettivo di ottenere sempre una riduzione dei costi e tempi.
L’utilizzazione dell’acronimo LEAN 4.0 definisce un’azienda che deve essere sempre più snella e reattiva, cioè capace di adeguarsi prontamente al mutare delle esigenze dei mercati in cui opera, ma deve essere digitalizzata in modo che le informazioni non siano più cartacee ma su sistemi informatici, in modo da essere note a tutti gli interessati nello stesso tempo e senza pericoli di disinformazione o mancanza di informazioni, facilitando così una più rapida presa delle decisioni.
In sintesi, le metodologie da utilizzare sono le seguenti nei diversi settori aziendali:

1.1-Produzione Lean 4.0

VSM – Value stream mapping è una metodologia per identificare i processi e le loro interconnessioni, individuando le attività che danno valore aggiunto e quelle considerabili sprechi.
L’applicazione del VSM è necessaria per suggerire i miglioramenti da introdurre per creare valore, utilizzando le metodologie appropriate, mediante ingegnerizzazione e digitalizzazione.

1.2-Gestione burocratica 4.0

VSM- Value stream mapping per identificare i processi e le loro connessioni evidenziando gli sprechi e i miglioramenti da introdurre per creare valore.
La tecnica usata è l’AVI – Analisi del Valore dell’Informazione, che permette di evidenziare le informazioni inutili e suggerire l’utilizzo delle sole informazioni che rendono efficaci le decisioni e l’operatività. I processi possono essere digitalizzabili o digitalizzati.

1.3-Ricerca e sviluppo 4.0

AVP – Analisi del Valore del Prodotto per evidenziare le sole funzioni necessarie e apprezzate dall’utilizzatore
La VR – Variety Reduction per facilitare la personalizzazione (triangolo rovesciato)
L’Assembly Design per facilitare l’assemblaggio e suggerire, come progettare con Manufacturing Design, i componenti di ciascun gruppo, seguito da FMEA, per la riduzione dei rischi, e DOE per una sperimentazione più rapida e sicura.